Per più di 3 anni l’hanno accusato di estorsione, l’hanno dipinto come un criminale abituale agli occhi dei suoi datori di lavoro, dei suoi clienti, di dirigenti e giocatori del Milano.
Gli hanno vietato di vedere il Milano e obbligato a presentarsi in questura 2 volte ad ogni partita.
L’hanno fatto diffamare da giornali e web, ha dovuto subire imbarazzanti perquisizioni personali, sul lavoro e a casa propria.
Gli han fatto perdere il lavoro e importanti clienti.
Non paghi han tentato di affibbiargli una sorveglianza speciale di 3 anni, misura riservata ai peggior delinquenti o mafiosi.
Grazie all’assistenza legale di Giovanni Adami e dei suoi attivissimi assistenti per i quali la gratitudine di tutti noi non sarà mai abbastanza, adesso finalmente possiamo esultare per le prime due grandi vittorie della CdM che hanno screditato chi l’ha perseguitato e grazie alle quali Ivan ha ottenuto la giustizia che meritava e che tutta la Curva del Milano e non solo gli ha augurato.
Nei giorni scorsi infatti i tribunali davanti ai quali si è dovuto presentare, hanno prima archiviato ogni addebito inerente la presunta estorsione che non c’è mai stata come tutti sapevamo, quindi hanno respinto senza appello la richiesta di sorveglianza e non si sono limitati a questo.
Le sentenze hanno di fatto rispedito ogni accusa al mittente come un vero e proprio pugno in faccia a chi ha abusato dei propri poteri per patetici capricci ed imporre un assurdo stato di polizia dove non c’è n’è mai stato bisogno.
Nelle motivazioni dei respingimenti e dell’archiviazione, i giudici hanno riconosciuto nero su bianco oltre l’estraneità di Ivan agli addebiti criminali, anche l’impegno sociale di cui da sempre si fa promotore attraverso la CdM e gli UM oltre che con la Curva Nord in passato.
Dopo gli esiti dei procedimenti noi tutti auspichiamo che quanti han contribuito a formulare certe pretestuose accuse ad una persona priva di precedenti penali subiscano i provvedimenti che meritano.
Questi inetti hanno sprecato personale e denaro pubblico per oltre 2 anni di inutili indagini ed intercettazioni.
Questa gente che non merita di esser definita “pubblico ufficiale al servizio dei cittadini” è vergognoso che possa ancora lavorare alle dipendenze di uno stato che nella veste dei propri cittadini dovrebbe esser tutelato e non maltrattato per puro capriccio facendosi forte di un’assurda libertà d’azione totalmente liberticida attribuitagli da un governo che si gira puntualmente dall’altra parte.
La vittoria di Ivan è la vittoria della CdM e non ci fermeremo finché anche gli altri procedimenti avranno termine con esiti che ripristino lo stato di diritto a palazzo alla faccia di chi non sa fare il suo lavoro e cerca di dettar legge con arroganza in casa altrui.
AVANTI CdM FINCHÉ TUTTI AVRANNO GIUSTIZIA !!!