Ivan e Thomas, la verità sui fermati a Varese

Prima di tutto tranquillizziamo tutti coloro che hanno a cuore i nostri più noti diffidati dicendo che nessuno è stato arrestato ed entrambi si trovano in libertà.
La riflessione che ci viene da fare è il perché invece da qualche tempo vada tanto di moda il tiro mediatico alla CdM coi vari accostamenti ad estremismi politici che come tutti sanno non ci appartengono. Che siano iniziate le campagne politiche?
A prescindere dai misteriosi perché la CdM sia diventata così di moda nella cronaca del nostro paese ci preme dar la giusta dimensione dei fatti di Varese.
Ivan e Thomas sono venuti a Varese semplicemente per partecipare alla tradizionale rimpatriata coi fratelli varesini che per l’occasione e nel rispetto delle diffide era stata organizzata a fine partita e lontano dal palazzo. Dopo aver saputo che all’interno del palazzo, dati i rapporti fraterni tra le nostre tifoserie non eran apparentemente presenti le forze dell’ordine, i nostri non hanno resistito alla tentazione di affacciarsi sugli spalti per “rubare” qualche momento della partita. Prima che lo stesso incontro finisse Ivan e Thomas han lasciato il palazzo indisturbati e nel rispetto delle prescrizioni di evitar l’incrocio dei tifosi all’esterno ma raggiunta la propria auto a diverse centinaia di metri dal palazzo son stati identificati dalla digos di Milano che incredibilmente ha impiegato decine di uomini pagati dallo stato solo per l’assurdo capriccio di cogliere in fallo gente che non ha certo commesso alcun reato di rilievo.
La CdM esprimendo totale solidarietà a Ivan e Thomas prende atto dell’ennesimo abuso degli strumenti ad uso delle forze dell’ordine per futili motivi invece di concentrarsi sui reali problemi del paese e ribadisce la propria linea di totale assenza di dialogo con gli unici responsabili dei problemi di ordine pubblico all’interno dell’Agora’.

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FOTO MILANO – PERGINE

Nella sezione FOTO 2017-18 inserite le immagini dell’incontro col Pergine.

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Milano-Merano, 1 minuto di silenzio per Gabriele

11 novembre 2007 – 11 novembre 2017, son passati 10 anni dal più triste giorno per il mondo Ultras italiano. In quel giorno la smania omicida di uno dei tanti mitomani in divisa armato dal desiderio di un’assurda repressione votata dal nostro governo per legittimare una vergognosa caccia alle streghe, invece di dedicarsi ai reali problemi del paese, mieteva la sua vittima. Noi come tutto il mondo Ultras non dimentichiamo e nel decimo anno dalla sua scomparsa ricorderemo Gabriele chiedendo a tutto il palazzo di sospendere il tifo per 1 minuto allo scoccare dell’11o del primo periodo e di alzarsi tutti in piedi come segno di rispetto.
Invitiamo con d’ora tutti al massimo silenzio per urlare il nostro dolore e la solidarietà ad una famiglia costretta a piangere un figlio assassinato per la colpa d’esser un tifoso.

GABRIELE SEMPRE CON NOI, MAI PIÙ 11 NOVEMBRE !!!

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Curva vuota. Modalità d’uso

L’annunciato sciopero del tifo per i primi 10′ dovrà come detto esser accompagnato dalla curva vuota. I frequentatori della curva sono invitati a non stare in curva attendendo sui rettilinei o sui lati più esterni della curva stessa NON all’esterno del palazzo come qualcuno ha forse inteso. Si ricorda che questa legittima forma di protesta è stata decisa a seguito dell’assurda repressione che stiamo subendo e come forma di solidarietà verso coloro che son stati colpiti da ingiuste diffide.

Lunga vita agli Ultras, non c’è repressione che possa fermare la nostra passione!!!

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10 minuti di silenzio e curva vuota contro il Varese

Della prepotenza di pagliacci mascherati da poliziotti non ne possiamo più. Finti allarmi bomba, perquisizioni antidroga a casa di persone che neanche fumano una sigaretta, denunce per possesso d’armi a chi detiene bastoni da hockey, regolamenti da stadio applicati a cazzo a seconda dell’umore dello sbirro di turno, sgomberi di pubblici esercizi con minaccia di non far giocar le partite, puntuali ritardi dell’apertura con ogni patetico pretesto, attese infinite per far accedere ogni lecito strumento del tifo, identificazioni di chiunque introduca al palazzo bandiere o striscioni oltre una perenne indisponenza verso chiunque dimostri appartenenza al tifo organizzato. Tutto questo è quanto viene imposto da chi dovrebbe occuparsi di ben altri problemi a Milano ma che preferisce perdere tempo e sperperare pubblici denari per perseguire gente il cui unico reato è quello di non genuflettersi davanti ad un ridicolo stato di polizia.
Per queste ragioni col Varese invitiamo i frequentatori della curva a manifestare il proprio dissenso verso questa assurda situazione astenendosi dal tifo per i primi 10′ di gioco e di tenersi all’esterno della curva. Con questo gesto si intende anche manifestare solidarietà verso tutti coloro che son vittime delle diffide.

AVANTI MILANO, A MODO NOSTRO CONTRO CHI CI VUOLE MALE !!!

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